Sagomare una parete in Oman con esplosivi, disgaggi e sassi di risulta

Lavorare in parete per installare un maxi schermo dentro a uno stadio in mezzo al deserto

Quella del 2014 è stata una commessa molto particolare.

Siamo stati al Sultanato dell’Oman, nella penisola arabica, per sagomare una parete di roccia alta cento metri e lunga duecento per installare un maxi schermo dentro a uno stadio in mezzo al deserto.

Lorenzo Iachelini, ex Presidente e socio fondatore della Cooperativa, che si occupa anche di esplosivi a basso impatto ha avuto il primo contatto grazie al fornitore dell’esplosivo. Ma c’era bisogno anche di ancorare, disgaggiare e pulire così abbiamo mandato una squadra di lavoro della Cooperativa delle Guide Alpine del Trentino.

Siamo andati in Oman quattro volte, in sei Guide alla volta, per un totale di centottanta giorni di lavoro. È stato un lavoro complesso sia per la temperatura che per l’irregolarità della parete. C’erano cinquanta gradi e abbiamo lavorato alternando un’ora e mezza in parete con mezz’ora di pausa in una stanza con l’aria condizionata.

Il progetto iniziale prevedeva di tagliare le sporgenze della roccia e di riempire i buchi della parete con una schiuma. Noi invece abbiamo cercato di salvare tutto il materiale di scarto e di utilizzare i sassi di risulta sia per riempire i buchi che per costruire dei muretti a secco per lo stadio, come d’altra parte, si è sempre fatto sulle Alpi.

Di solito questi lavori vengono commissionati a delle grandi imprese strutturate con commerciali, ingegneri ed operai. Nonostante le differenze culturali e organizzative, in sole sei Guide Alpine alla volta siamo riusciti a fare un ottimo lavoro che ha aiutato alla realizzazione di un piccolo stadio in mezzo al deserto.

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